Credo che dopo avere letto questo questo articolo mi cancellerò immediatamente da Facebook abbandonando le oltre mille connessioni e i circa trecento gruppi che frequento.
Basta Facebook non avrai la mia vita, la mia serenità familiare, i miei affetti, il mio futuro, sei solo uno schifoso aggeggo sfasciafamiglie socialmente pericoloso … e ti cancello …
Cosa, io ?
Ma non penserete certo che sia io a parlare, ma nooo maddai !!!
La perla giornalistica internettiana della settimana arriva dal Foglio di Giuliano Ferrara, sai quello dell’aborto che si è preso tanti pesci in faccia durante le elezioni, che adesso ha deciso di (cito testualmente) “farsi servizio pubblico e denunciare la pericolosità sociale dell’aggeggio sfasciafamiglie”
In questo meraviglioso pezzo Facebook viene anche definito come “moltiplicatore d’ansia”, “un nuovo occhio che guarda ed equivoca”, sicuramente “un gioco pericoloso”
L’articolo è firmato da Annalena Benini (beh un articolo di questa portata firmato non è male) che immagino sia stata torturata per avere scritto un pezzo dove Facebook è visto unicamente come trumento di cucco selvaggio per adolescenti sfigati o attempati cucadores sfasciafamiglie.
(devo però osservare che Annalena Benini ammette nella sua biografia di fogliante che “nel 2001 fece uno stage al Foglio: copiaincollava, sbagliando spesso, una rubrica che si chiamava Cinquant’anni fa e scriveva le previsioni del tempo.)
Potrei scrivere per ore sulle orrende travisazioni e bestialità contenute in quell’articolo che come al solito cerca la via breve (come all’Ikea) per di demonizzare il principale e più rilevante fenomeno sociale dell’era digitale post new-economy cercando malamente di realizzare l’ennesimo facile scoop pecoreccio digitale …
Quindi non scrivo nulla di più, QUI MI TACCIO ed aspetto che siano i tuoi commenti a questo post (magari con esempi pratici) a spiegare a costoro il buono della socialità digitale in tutte le sue declinazioni.
Stiamo connessi.