Lo spaccio di poken diventa un serissimo problema anche a milano e presto a roma, governo ed autorita’ già allertate.
Come documentano le foto riprese da telecamere nascoste, i blogger, questi nuovi “santoni del web” o “genietti di internet” come li hanno definiti le principali testate giornalistiche italiane e le forze dell’ordine che indagano ormai incessantemente da ieri su mandato della Presidenza del Consiglio grazie alle deleghe ricevute a seguito dell’approvazione del DDL intercettazioni, ordiscono e mettono in atto attività criminose anche mediante l’uso di mezzi e connettività mobile, anche durante eventi culturali insospettabili quali Meet The Media Guru di Maria Grazia Mattei, già molto nota negli ambienti governativi della Provincia di Milano.
(nella foto si assiste ad un passaggio di ingenti somme di denaro da parte di un influente blogger milanese, titolare di una delle più fiorenti attività di comunicazione digitale sulla piazza milanese spesso utilizzata come copertura di loschi traffici di informazioni e di ingenti quantità di Poken, mentre nella parte destra della foto i più insospettabili utilizzano una carta di credito ucraina clonata)
Segnatamente lo “spaccio di poken” diviene la più diffusa e lucrativa attività illegale, che permette ai blogger più insospettabili di effettuare rapidi ed immediati scambi di identità al fine di beffare i continui monitoraggi digitali governativi tesi unicamente a controllarli nelle loro molteplici, e spesso incontrollabili, nonchè delittuose attività online.
Dopo l’approvazione (con fiducia) del DDl sulle intercettazioni, i blogger, dismettendo le tradizionali magliette a tema, si sono fiondati in massa in noti negozi di abbigliamento per riuscire a travestirsi da persone normali, nonchè utilizzando i superpoteri che gli derivano dalla ricezione dell’ormai mitico “prestigio zamperini” si mischiano e confondono ormai facilmente tra la folla ordendo e compiendo nella più totale mobilità digitale efferati ed incredibili delitti di diffamazione e mancata rimozione di commenti dopo 48 ore.
L’opinione pubblica si interroga sul futuro stesso di questi blogger che, nella piu’ ampia liberta’ digitale, continuano a disseminare nella blogosfera contenuti senza controllo, che contaminadosi a livello di commenti, e diffondendosi viralmente nei social media, si diffondono incessantemente portando quella pericolosissima malattia sociale nota sotto il nome di “consapevolezza e conoscenza” ovunque, anche al di fuori del mondo digitale.
Questo ha degli effetti nefasti ed estremamente deleteri sulla vita come tutti noi la conosciamo: candidati sconosciuti che vincono le elezioni, televisioni che nascono e si diffondono all’infuori dei circuiti consentiti, film inguardabili che improvvisamente spariscono dai circuiti peer to peer, testate di settore internet che che improvvisamente si vendono al migliore offerente.
Le autorità comunicano che, quanto prima, tenteranno di mettere fine a questo pericoloso fenomeno e ristabilire l’ordine costituito.
Vi terrò aggiornati.