Relativamente agli aggregatori di notizie,Google in testa, visto il potere informativo di cui dispongono nell’era digitale ritengo che sia assolutamente doveroso ( e legale) che dichiarino pubblicamente i meccanismi di ranking per i quali danno più o meno visibilità alle notizie ed alle testate orientando di fatto il traffico dei lettori. Il primato del digitale e la libertà di informazione passano sopratutto dalle regole chiare ed uguali per tutti. 🙂
Avevo preannunciato qualcosa del genere in una interessante discussione ferragostana relativa al futuro dell’editoria italiana (e digitale) sul Blog di Luca De Biase di cui sopra vedete la parte centrale del mio commento.
Credo che gli editori italiani, sicuramente indietro rispetto al digitale, ma non certo degli sprovveduti, si siano resi conto del potere mediatico di Google relativo all'”orientamento” del traffico e (forse in maniera un pò goffa ma condivisibile) ed abbiano deciso di chiarire e fare luce sulla questione.
Sono curioso adesso di capire se Google è quel (grande) fratello buono che noi tutti pensiamo …
Oppure no?