SIAE: CHI HA UNA ADSL E’ UN PIRATA – NON VOGLIO PAGARE UN’ALTRA TASSA

LA SIAE DOPO I CD VUOLE TASSARE ANCHE LE ADSL, STIAMO ESAGERANDO
LA SIAE DOPO I CD VUOLE TASSARE ANCHE LE ADSL, STIAMO ESAGERANDO

QUI LA NOTIZIA RIPORTATA DALL’ANSA

QUI LA SMENTITA (UFFICIALE) DI ASSUMMA PRESIDENTE SIAE

E’ veramente dura la strada per i contenuti digitali in italia !

E sopratutto lo è ancora di più per tutti gli utenti che ne vorrebbero fruire legalmente e pagando il giusto !

La Siae ha deciso di proporre una nuova tassa (dopo quella sui CD) da far pagare sulla fruizione di ADSL dando per scontato che solo per il fatto di possederne una si faccia attività di pirateria musicale e cinematografica …

Ritengo che la cosa, oltre che allucinante dal punto di vista del diritto, ovvero dando per scontata ed automatica a seguito dell’acquisto del servizio ADSL la colpevolezza prima di ogni ragionevole prova, sia assolutamente offensiva nei confronti di chiunque utilizzi la banda larga, per lavoro e per piacere.

Non aggiungo altro, mi limito solo a fare da megafono alla cosa, ed a ospitare il tuo pensiero nei commenti al post.

Per completezza cito testualmente dal comunicato stampa ufficiale Siae:

“Per la Siae, società che rappresenta gli autori e gli editori, è necessaria “Un’azione forte e comune per
ottenere che venga stabilito per legge un contributo in percentuale da versare alla Siae da parte di tutti quei provider che forniscono a pagamento la linea adsl veloce”.

L’adsl “Consente a milioni di utenti di scaricare dalla rete, nella maggior parte dei casi evadendo il diritto d’autore, ogni tipo di contenuto creativo: musica, film, libri, immagini; insomma, qualsiasi genere di opera dell’ingegno messa a disposizione gratuitamente da ben noti e numerosi peer to peer”.

Per questo la Siae si rivolge al governo e ai politici “Reclamando il loro sostegno in questa nostra richiesta, considerato che è profondamente ingiusto che i gestori di tali linee, che da questa attività commerciale traggono enormi vantaggi economici, non siano tenuti per legge a versare, a puro titolo di risarcimento, una
parte dei loro proventi agli autori per i diritti evasi”.

Per la Siae, “In mancanza dei contenuti assisteremmo alla drastica riduzione dell’utilizzazione di tali linee. Così come in passato una legge relativa alla copia privata a uso personale, ha stabilito il pagamento di una percentuale da parte dei produttori di nastri vergini e analoghi supporti, con lo scopo di retribuire gli autori per le riproduzioni effettuate personalmente, oggi – proprio mentre questi contributi vanno diminuendo in modo preoccupante (gran parte dei dati digitali viene immagazzinata direttamente sull’hard disk del computer) – chiediamo l’introduzione di una analoga misura per i gestori delle linee adsl”.

CHE – AGGIUNGO IO – CHIARAMENTE RICADRA’ POI A PIOGGIA SUGLI UTENTI

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Aggiornamento ore 18:25:

Dal sito della Siae è sparito il comunicato stampa ufficiale dove dichiarava l’intento di tassare gli utenti delle ADSL

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Aggiornamento del 31/10 ore 11:30:

Assumma Presidente Siae smentisce su punto informatico  il comunicato stampa ufficiale (scomparso)

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