Ho avuto il piacere di avere ricevuto tantissimi splendidi auguri di Natale, ed è per me un piacere pubblicare il migliore ho ricevuto: un meraviglioso riassunto della nostra storia di ragazzi degli anni 80′ che se vuoi puoi completare (nei commenti) con le cose belle che hanno fatto la storia e lasciato un segno nella tua vita:

Gli auguri ai Ragazzi degli Anni 80′:

Noi che risparmiavamo i soldi per andare al cinema a vedere “Vacanze di Natale”

Noi che andare al cinema era solo una scusa per limonare al buio perchè la tua ragazza si vergognava.

Noi che non ci perdavamo “attenti a quei due”

Noi che ci arrampicavamo dentro ai cartelloni pubblicitari

Noi che giocavamo ai super eroi della marvel

Noi che giocavamo con le pistole coi super bum

Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo “Parco Della Vittoria e Viale Dei Giardini”

Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.

Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.

Noi che il Ciao si accendeva pedalando.

Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c’era l’amico in casa.

Noi che dopo la prima partita c’era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella. Noi che giocavamo a nomi, cose, animali, città..
(e la città con la D era sempre Domodossola) .

Noi che avevamo il ‘nascondiglio segreto’ con il passaggio segreto’.

Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la bic.

Noi che al cine usciva un cartone animato ogni dieci anni e vedevi sempre gli stessi tre o quattro (di Walt Disney).

Noi che sentivamo i 45 giri nel mangiadischi e adesso se ne vedi uno in un negozio di modernariato tuo figlio ti chiede cos’è.

Noi che le barzellette erano Pierino, il fantasma formaggino o un francese,un tedesco e un italiano.

Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.

Noi che si andava in cabina a telefonare.

Noi che c’era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.

Noi che andavamo a letto dopo il carosello.

Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.

Noi che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercuro-cromo, e più era rosso più eri figo.

Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna ed eravamo sempre sorridenti.

Noi che quando a scuola c’era l’ora di ginnastica partivamo da casa in tuta.

Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.

Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava 2.

Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.

Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.

Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.

Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.

Noi che il primo novembre era ‘Tutti i Santi’, mica Halloween.

Noi che se la notte ti svegliavi e accendevi la tv vedevi il segnale di interruzione delle trasmissioni con quel rumore fastidioso.

Noi che l’unica merendina era il Buondì Motta e mangiavamo solo i chicchi di zucchero sopra la glassa

Noi che si suonava la pianola Bontempi..

Noi che la Ferrari era Clay Regazzoni, Carlos Reutmann, la McLaren Fittipaldi, e la Tyrrel a 6 ruote!!!!!

Noi che nei mercatini dell’antiquariato troviamo i giocattoli di quando eravamo piccoli e diciamo “guarda! te lo ricordi?” e poi sentiamo un nodo in gola.

Noi che le mamme mica ci hanno visti con l’ecografia.

Noi che chi aveva più pezzi del Meccano era il più gettonato della compagnia.

Noi che celo celo manca.

Noi che quando telefonavi ad una ragazza conosciuta in discoteca al sabato pomeriggio avevi una paura fottuta di cosa dire al padre quando rispondeva al telefono.

Noi che quando telefonavamo a casa di una ragazza conosciuta in discoteca al sabato pomeriggio, dopo avere passato l’esame del padre, scoprivi che ti aveva dato il numero di telefono della sua amica più brutta e te ne accorgevi solo al primo incontro.

Noi che (senza sms) se scazzavi il giro di telefonate al sabato pomeriggio e l’appuntamento in piazza non sapevi più dove era andata finire la tua compagnia.

A Noi … che se vuoi continuare a raccontare le cose belle che hanno lasciato un segno nella tua vita, prosegui pure nei commenti !!!

3 Risposte

  1. Roberto / postoditacco

    Noi che la tv aveva solo 2 canali nazionali (e in certe zone si prendevano solo quelli), in bianco e nero, e per cambiare canale o regolare il volume dovevi alzarti e usare i comandi sull’apparecchio

  2. Francesco Cuccuini

    Noi che a metà pomeriggio smettevamo di giocare per fare merenda con pane-burro-e-acciuga o pane-acqua-e-zucchero o pane-vino-e-zucchero o pane-burro-e-marmellata…

    🙂