Cito testualmente dall’articolo di Maria Laura Rodotà dalla prima pagina del corriere della sera di oggi:

“Individui che quando va bene si sono visti due volte … nell’isolamento delle nostre caverne elettroniche … armeggiando con i tanti piccoli pezzi di connessione come una bambina solitaria gioca con le bambole.”

Carissima Maria Laura Rodotà, non credo proprio, come dici tu, che nell’era di Facebook l’amicizia “sia stata svuotata” credo invece che abbia raggiunto una nuova dimensione, molto diversa ma quanto mai più stimolante di quella a cui eravamo abituati nell’antico mondo analogico.

Probabilmente non sarò “amico”, come dici tu, di tutti i miei 3.500 contatti (semplici conoscenti come si diceva nelle barzellete di Sturmtruppen)  su Facebook, ma grazie a molti di loro ho potuto conoscere nuove e splendide persone che oggi arricchiscono (dal vivo) la mia vita sociale reale stabilendo numerose ed appaganti affinità umane.

E che dire poi di tutti quelli che, a differenza di me e te, magari un po più soli ed introversi, che grazie a Facebook ed altri Social network hanno potuto uscire piu facilmente dal loro guscio e stabilire anch’essi nuove amicizie reali e leali?

Relegare pou Facebook nel luogo dove esiste solo sensazione e non relazione non fa onore a tutte le persone che quotidianamente hanno il piacere di condividere frammenti della loro vita e della loro esperienza con i propri contatti.

Finalmente oggi ci si sente molto più vicini con i nostri amici (reali e virtuali) grazie a Facebook ed agli altri Social Network

E scusami se non è una cosa da poco di questi tempi.

PS: a proposito, adesso che ci siamo conosciuti virtualmente, e nella speranza di conoscerci personalmente, ti ho appena inviato una richiesta di “amicizia” su Facebook

🙂

5 Risposte

  1. Francesco Cuccuini

    I soliti discorsi.

    Nessuno vuole sostituire gli incontri fisici, reali, vis-a-vis con i social network.
    Abbiamo uno strumento in più che ovviamente deve essere ben utilizzato.

    Se mi rinchiudo in casa e smanetto tutto il giorno al computer non penso di dover incolpare Feisbuc per la mie scarse relazioni.

    Devo incolpare i miei genitori, che mi lasciano ad ore su Feisbuc, o me stesso che non ho altri modi di sviluppare relazioni.

    Saluti e buon anno.

    😉

  2. Sir Vester

    Non se ne può più dei denigratori di Internet, dei social network, dei blog, etc.
    Possibile che la gente ancora confonda uno strumento con un fine?
    Qualsiasi strumento non è né buono né cattivo: dipende dall’uso che se ne fa. Un martello può piantare un chiodo o fracassare il cranio di una persona.
    Mai che in questi articoli si parli della potenza dello strumento, grazie al quale puoi scoprire persone altrimenti impossibili da conoscere. Io, per dire, mi sono sposato grazie ad un blog.
    Concordo con Francesco: i genitori dove sono? Non diamo sempre la colpa a ‘sto feisbuc, suvvia.

  3. Francesco Cuccuini

    @ micheleficara

    L’articolo di Cotroneo… confondere il mezzo con l’uso del mezzo.

    🙁

    @ Sir Vester

    Se dici suvvia ti riconosciamo subito che non sei fiorentino.
    Ovvia no suvvia!

    😉

    Saluti e buon anno