Tira brutta aria per i blogger ultimamente.

Sembra proprio che siamo alla fine di un ciclo dove oramai fare parte della “casta digitale” non serva più ad essere trendy e recuperare così inviti vip agli eventi più cool.

What’s next?

4 Risposte

  1. Michele Mader

    Potrei scommettere un caffé che l’articolo è al massimo una traduzione rivisitata di qualcosa di anglosassone.
    In Italia mi sembra che i blog non siano mai stati un fenomeno apprezzato.
    A parte Beppe Grillo, che non ha uno scopo commerciale. C’è stato qualche esperimento da parte di varie aziende, tutti miseramente falliti. Qualche altro blog bellino, ma chi ha avuto successo è riuscito a sviluppare altri businness, ma non mi sembra che siano mai usciti da una ristretta cerchia di addetti ai lavori.

  2. Daniele Cerra

    Il blog di Grillo non ha uno scopo commerciale? Quando insegno marketing lo cito sempre come esempio n°1 di webmarketing… forse devo rivedere il mio punto di vista. Su quello che poi i media tradizionali dicono dei new media, non mi preoccuperei se preannunciano l’apocalisse 🙂

  3. Roberto

    Penso che farebbe meglio a preoccuparsi del fallimento dei media come quello per cui scrive e che hanno sempre meno soldi per sostenere costi per redazioni sovradimensionate e obsolete, visti i numeri che circolano.
    Almeno i blogger, salvo poche eccezioni, scrivono per diletto, per condividere conoscenza e per creare (o rafforzare) relazioni.
    Se la incontrassi, le suggerirei di dare anche un’occhiata ad articoli come questo.
    My two cents.