Che la seconda versione di Italia.it ( e ripeto la seconda non la 2.0) sia un ennesimo fallimento (annunciato) è ormai chiaro ed evidente ai più.
Per chi ancora nutrisse dei dubbi può dare una occhiata QUI Qui ed anche qui …
Nonostante le gravi spaccature apertesi dopo l’ultimo sedicente sciopero dei blogger, sembrerebbe che invece la blogosfera italiana sia compatta nell’affermare l’insufficiente livello di soddisfazione riguardo ai cinque (qualcuno dice anche 10) milioni di euro di investimenti stanziati per la realizzazione del portale che per la cronaca è realizzato da Aci Informatica, società controllata da ACI Automobile Club Italiano, di cui tempo fa ebbi il piacere di conoscere l’Amministratore Delegato per un progetto analogo.
Se il portale Italia.it, secondo le valutazioni più autorevoli reperite in rete, fosse costato i soliti 20/30 k Euro nessuno si sarebbe sollevato ed avrebbe gridato allo scandalo digitale di stato…
Ma per 5 milioni di euro questo risultato è assolutamente inaccettabile e grida vendetta per l’immagine di credibilità e di progresso digitale ed in particolare per tutta (la presunta) innovazione Italiana.
E se invece non fosse veramente così ?
Vuoi vedere che invece finalmente il nostro governo e più segnatamente la Ministra Michela Brambilla (ed a seguire il grande Brunetta ed il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi) ha finalmente capito come funziona il web 2.0 con buona pace dei suoi detrattori.
Hanno quindi VOLUTAMENTE RILASCIATO un sito assolutamente incompleto ben sapendo che avrebbero ricevuto decine e centianaia di critiche ma che contengono al loro interno numerosi e preziosi suggerimenti GRATUITI sulle strategie da intraprendere per lo sviluppo futuro del portale italia.it ?
Se ci pensate STA PROPRIO AVVENENDO QUESTO : in queste ore si stanno riversando in rete, oltre alle giustificatissime critiche, una miriade di utili ed intelligenti consigli (GRATUITI!) su come migliorare sia dal punto di vista tecnologico che contenutistico l’imbarazzante Italia.it che al momento sembra sicuramente più interessante nelle intenzioni dichiarate nella conferenza stampa di presentazione che non nei fatti (digitali) sotto gli occhi di tutti.
Replicando l’uscita della prima versione di Italia.it, in rete si sta di fatto scatenando il più grande debug pubblico, partecipato e condiviso di tutta la (recente e controversa) storia digitale italiana.
Ci sono decine e centinaia di consulenti, blogger, tecnologhi di varia natura che (spinti anche da un pò di autoreferenzialità novvero) stanno già da qualche giorno dispensando interessanti ed utili consigli per migliorare le gravi lacune del portale.
Spero quindi (diversamente saremmo nuovamente alla frutta) che Michela Brambilla ed il suo valente gruppo di esperti (ciao Edo) vogliano IMMEDIATAMENTE fare tesoro di queste decine e centinaia di indicazioni che provengono gratuitamente e quotidianamente dalla rete per trasferirle immediatamente nel progetto di Italia.it che ci qualificherà all’estero.
Suggerisco inoltre alla squadra di governo che chi si distinguerà per i migliori consigli venga coinvolto in una commissione di esperti che supporti la squadra di governo nella realizzazione del portale e che si agiustamente retribuito perchè è giusto che così sia, che le consulenze anche se arrivano gratuitamente dalla rete (se utilizzate) vengano giustamente retribuite.
Insomma mi piacerebbe vedere nella prossima conferenza stampa con Michela Brambilla, Brunetta, e Silvio Belrusconi anche un bel gruppo di Blogger e Consulenti Tecnologici presentare insieme finalmente un bel prodotto all’altezza delle aspettative delle bellezze del nostro paese e dei suoi cittadini (digitali).
E questo suggerimento ve lo do gratis, 🙂