Lungi da me essere un moralista da strapazzo, anzi, ma le centinaia di giovani che ieri sera si accalcavano alle colonne di san lorenzo a milano in cerca del cocktail al miglior prezzo possibile mi hanno fatto molto riflettere.
I benpensanti sostengono che i giovani si rimbecilliscono davanti a Facebook e così diventano asociali, non direi proprio, piuttosto quello che mi preoccupa è che per diventare “sociali” si devono calare due o tre drink a basso costo che gli sbloccano (?) le difese inibitorie.
Tutto questo è fortemente sponsorizzato dall’industria del bere e dell’immagine? Il risultato mi sembra una gioventù di coglioni incapaci spesso di indipendenza personale o morale propria senza l’ausilio del “branco” o del “drink”
Certo non è per tutti così, ma le centinaia che ho visto ieri sera mi sono proprio bastati.
(ah ovviamente i minori di 16, che non possono entrare, mandavano avanti gli amici maggiorenni ed il problema è risolto …)