CAMERA DEI DEPUTATI, RIFLESSIONI A MENTE FREDDA SUL CONVEGNO PER IL DIRITTO DI RETE

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QUI TUTTE LE FOTO DEI PARTECIPANTI AL CONVEGNO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DIRITTO DI RETE DI ALTROCONSUMO

Ho preferito lasciare passare qualche giorno prima di scrivere qualcosa sul convegno alla Camera dei Deputati al quale ho preso parte la settimana scorsa e di cui vi avevo anticipato gli argomenti in questo post.

Prima di entrare negli argomenti caldi, è il caso di citare un rocambolesco siparietto nel quale mi sono cimentato in una configurazione di Router Hdsl e annesso Access Point WIFI per portare (finalmente) la rete wireless per la prima volta nella storia della fondazione della repubblica italiana all’interno della sala delle colonne della Camera dei Deputati.

diretta video live streaming dalla camera dei deputati

Così, come in ogni evento che si rispetti ho ampiamente documentato la cosa come una sorta di “the making of” del convegno che si sarebbe svolto il giorno seguente e che senza copertura wifi non avrebbe potuto avere così larga eco in rete.
QUI ALCUNE FOTO DELLA PREPARAZIONE DEL CONVEGNO DI ALTROCONSUMO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI

Una nota tecnica, per la prima volta ho equipaggiato il mio Sony Vaio con doppia telecamera per effettuare una diretta su Mogulus degna della migliore tradizione televisiva con buonapace di obsoleti Mac ed affini.

Ma veniamo al convegno vero e proprio che è stato a dir poco scoppiettante …

La mattinata ha visto gli interventi delle associazioni di categoria dove sono stati espressi i vari punti di vista sulla situazione della rete e dei diritti digitali in Italia, interessante anche ascoltare Massimiliani Magrini, Country Manager di Google con un intervento (finalmente) poco pilotato dal suo datore di lavoro, mi piace che noi italiani ci si distingua (positivamente) anche in questo …

Il mio Intervento ha giustamente riportato l’attenzione della sala invece su quello che ritengo sia da sempre il tema centrale: l’attenzione sull’essere umano ovvero al Cittadino // Consumatore Digitale che è poi l’artefice unico dell’evoluzione di internet e delle sue molteplici declinazioni.

Tutto deve partire dall’ascolto delle sue esigenze, ed è questo che spesso manca alle forze politiche che (fino ad esso) malamente legiferano su internet e rischiano di distruggere velocemente un bene comune come internet.

Sono stato contento di ricevere il plauso (unico tra tutti) dalla Commissaria Europea Meglena Kuneva che avrebbe preso la parola dopo di me per la relazione conclusiva della mattinata, che nel suo complesso si è svolta in maniera esaustiva ed ordinata.

Ma il bello stava per arrivare … nel pomeriggio, si sarebbe scatenato di tutto, la bagarre al di sopra di ogni aspettativa.

Sinceramente non conoscevo (di persona) Alessandro Gilioli Blog dell’Espresso di Piovono Rane moderatore (per antonomasia) del dibattito pomeridiano con i politici quali gli ipercliccati su Youtube D’Alia, Gabriella Carlucci, Cassinelli, Melandri ecc …

Appena presa la parola si è capito subito dove Gilioli sarebbe andato a parare: un attacco a tutto campo e (quasi) senza diritto di replica nei confronti dei malcapitati suddetti politici che sono riusciti a malapena a difendersi.

SONO SINCERO NON SAPREI CHI AVREI BUTTATO FUORI PER PRIMO DALLA SALA SE GILIOLI O I POLITICI CHE AI SUOI ATTACCHI ABBOZZAVANO REAZIONI SCOMPOSTE E POCO DEGNE DEL LORO STATUS MA INVECE OTTIME PER CONFEZIONARNE PESSIMI VIDEO DA DECINE DI MIGLIAIA DI CLICK SU YOUTUBE

Ho passato troppi anni su internet (15 almeno) per vedere ridurre un problema così importante come la regolamentazione della rete in un volgare gozzoviglio tra galli nel pollaio, tra un moderatore a tutti i costi della ricerca dello scoop su youtube e dei politici che nonostante la loro esperienza oratoria si lasciano così facilmente fagocitare dall’emozione finendo per dire quello che non vorrebbero.

Un piccolo siparietto, cercando di prendere la parola per moderare gli animi dopo circa una decina di tentativi (anche a me Gilioli non voleva darmela) ho fatto presente che questo non era certo il modo migliore di affrontare il dibattito anche perchè poi quello che l’elettore avrebbe percepito e tradotto in commenti negativi su Youtube era solo la politica politicante e null’altro …

Ho così avuto il piacere di “essere rimbrottato” personalmente dall’Ex Ministra Melandri dei DS sul fatto che sbaglio a fare di tutta un’erba un fascio (non quello là ovviamente) e che se l’immagine della classe politica su internet viene percepita negativamente la colpa non è dei politici ma della strumentalizzazione fatta da quelli come me …

… oddio non pensavo di essere così influente …

comunque tra poco pubblicherò il relativo video su youtube …

La bagarre ha comunque continuato tutto il pomeriggio, Alessandro Gilioli (se già non lo fosse) è riuscito splendidamente a sobillare (quasi) tutti i politici presenti in sala riuscendo a conquistarsi frasi da top ten di youtube ed una mezza querela da D’Alia.

Al di là del clamore, e della conduzione (a mio avviso) TROPPO PROVOCATORIA di Alessandro Gilioli che sicuramente non ha contribuito alla discussione costruttiva tra le parti, si è capito come il mondo digitale e la politica siano ancora molto distanti tra loro e necessitino di molta ed ulteriore comprensione reciproca.

Non amo che anche noi internettiani e sostenitori del digitale, si voglia creare a nostra volta (come lo hanno fatto i politici prima di noi) dei mostri per sbatterli sulla prima pagina di youtube, bensì sia fondamentale allacciare un dialogo costante e continuo che vada nella direzione della giusta regolamentazione dei nuovi paradigmi sociali ed economici tipici dell’era digitale …

La lotta pedissequa ed inutile non fà bene a nessuno e fà male a tutti, dobbiamo conciliare con una discussione equilibrata le esigenze del mondo analogico con quelle nuove del quello digitale e preparare con calma ed armonia la transizione al nuovo modello digitale.

Se continueremo a scannarci, lotteremo (solo) tra poveri esclusi in un mondo che diventa ogni istante che passa sempre più digitale e veloce.

E questo non mi piace.