Da tempo noto che alcuni personaggi in rete stanno affinando le tecniche di trollaggio.

In pratica attaccano tutto quello dici in rete con argomenti pretestuosi o insignificanti cercando così di mettersi in mostra sfruttando opportunisticamente la visibilità dei propri feed.

Naturalmente guai a non rispondergli si offendono in ossequio alla legge (mai scritta) che in rete per ogni domanda deve essere riservata una risposta.

È molto triste vedere persone che un tempo sono state grandi ridursi così perché non trovano una loro collocazione adeguata ai fasti dei tempi che furono

Come saggiamente diceva Andreotti il potere logora chi non ce l’ha (più)

15 Risposte

  1. galatea

    Mah, credo che entrino in gioco parecchi fattori. Alcuni penso che tentino di acquisire così visibilità presentandosi per “anticonformisti” dato che attaccano qualcuno che ha una certa posizione e un seguito di fan. E’ una scorciatoia a costo zero, perché il personaggio X attaccato ha già costruito negli anni un bacino di gente a cui sta antipatico e questi sono prontissimi quindi ad adottare il cagnolino ringhioso come loro “guru” di riferimento. In effetti è un tema interessante, volevo giusto scriverci un post uno di questi giorni. Appena lo faccio, te lo linko. 🙂

  2. Agostino

    Buongiorno Michele, è nella natura dell’uomo mangiare al tavolo di chi caccia e cucina il cibo senza aver mai mosso un dito. Queste persone si riconoscono e con il tempo rimangono isolate. Ciao.

  3. roberto dadda

    Può essere vero, ma l’intelligenza e lo spirito che ha fatto la rete quello che è ora dovrebbero imporre la dimostrazione della pretestuosità delle argomentazioni, se no diventa un autogol!

    Se davvero sono pretestuose dovrebbe essere facilissimo confutarle.

    Qualcuno non risponde perché non riesce a rispondere e come risposta cancella i link con la persona che pone le domande e non è un atteggiamento logico…

    La scusa di chi, messo in un angolo e incapace di controbattere, ti da del troll è vecchia come usenet, era assurda allora, è puerile ed assurda adesso.

    bob

    bob

  4. micheleficara

    Purtroppo la realtà è ben diversa dalle utopistiche “visioni digitali” di molti che si atteggiano a paladini di internet e delle Liberta digitali di cui poi spesso ne sono i peggiori approfittatori.

    Ritengo, dato che il tempo di ognuno di noi che lavora per vivere ed ha una famiglia non è sicuramente infinito, non deve essere distratto o peggio sprecato per dovere rispondere ad attacchi e troll vari che sistematicamente e scientificamente vogliono provocare la tua risposta per introdursi ed ottenere visibilita parassita nei tuoi feed.

    Credo che queste persone non solo siano deleterie per l’ecosistema digitale nel suo insieme ma che debbano altresì giustamente bloccate e defollowate perché inquinano la rete internet con le loro discussioni inutili, pretestuose Ed affini solo alla loro affannosa ricerca del prestigio perduto.

    Chi è veramente autorevole non ha minimamente bisogno di fare il maestrino per caso parassitando i contenuti di terzi: dispone già di propri e sopratutto validi argomenti per colloquiare piacevolmente con i suoi follower.

    Chi non lo è più è invece tristemente costretto ad inquinare i feed altrui e questo fa molto male all’ecosistema digitale ed alla sua credibilità !

  5. galatea

    Be’ per esperienza personale in genere mi accorgo che chi fa una contestazione precisa ad un solo post in genere non è un troll e magari è anche disposto ad ascoltare la risposta che viene data. Inoltre lì replicare ha un senso, perché se uno mi contesta un dato è facilissimo dimostrare che il dato da me citato è corretto o l’interpretazione che ne do ha una sua validità. Credo che Michele si riferisse ad un altro tipo di personaggi: alcuni (famosi o meno) che “prendono di punta” un determinato blogger, ingorgando il suo blog di commentini ironici/sfottenti/apertamente offensivi e lo fanno attaccando indiscriminatamente qualsiasi cosa scriva anche magari con post sul proprio blog.
    In questo caso la contestazione, dopo un po’, non credo che abbia molto senso: anche perché spesso il punto che si contesta non è in realtà “quello” che tu hai scritto in una determinata occasione, ma il tuo modo di essere, che dà loro apparentemente sui nervi. Apparentemente, perché ho spesso il sospetto che in realtà sia un scelta ben precisa per ottenere un certo tipo di visibilità e di “ritorno” di immagine. E’ l’equivalente di chi sui media attacca pretestuosamente un Saviano, per dire. Sanno che basta prendere di mira il blogger X, abbastanza noto, per avere a costo praticamente nullo una certa percentuale di fama riflessa.

  6. micheleficara

    Galatea é un piacere leggerti perché di persone come te (equilibrate ed autorevoli) dovrebbero arrivarne di più in rete: ne abbiamo bisogno!

    Devo dire che mi perfettamente inteso, e non mi riferisco solo al blog ma sopratutto ai tuoi feed sociali che dopo mesi ed anni spesi per crearli e gestirli in maniera produttiva ed autorevole vengono scientemente “inquinati” da questi parassiti della visibilità.

    Utilizzando in maniera faziosa e strumentale il concetto (positivo) della conversazione, prima ti sommergono di domande stupide e poi di puntualizzazioni degne di uno alunno di prima elementare al solo scopo di occupare i tuoi spazi.

    A quel punto il blocco ed il defollow é una scelta obbligata e quanto mai lecita.

    Spero di leggere il tuo post sull’argomento quanto prima 🙂

  7. micheleficara

    Ecco cosa succede quando si comprano gli ipad sottocosto, non gli mettono dentro tutte le lettere che necessitano …

    🙂

  8. cannedcat

    Caro Michele, secondo me avevi centrato il probema già nel titolo (concorrenza sleale), perchè la verità sottesa è che la torta si sta restringendo rapidamente e, come aveva previsto Gibson (cfr. Neuromancer), esauriti tutti i mezzi leciti, le aziende saranno costrette a farsi la guerra totale per sopravvivere.

    E i dati veri, cioè non il window dressing fatto per gli analisti complici e i giornalisti marchettari, molte aziende devono rassegnarsi ASAP a chiudere e, se gli va bene, a cedere baracca e burattini a chi si presenta con i soldi in bocca a rilevare a prezzi di realizzo.

    Certi attacchi sono tentativi di dare un estremo graffio, magari in un occhio, da parte di chi è praticamente morto, molto spesso perchè si è suicidato con una politica di tosatura del cliente con prezzi esagerati, tanto cartonato per prendere i soldi degli stati di avanzamento lavori e sopratutto nessuna innovazione vera.

    Ciò premesso e comprendendo le tue amarezze e ragioni, bisogna trovare un lato buono in queste scaramucce: nello sbracamento furioso, prima o poi la camicia sdrucita viene fuori dai pantaloni e si capisce chi è, chi ha e chi cerca solo di apparire.

  9. Andrea Corno

    Ciao Michele,

    ci conosciamo da anni, abbiamo lavorato insieme e, nonostante stili profondamente diversi credo che nessuno abbia mai messo in discussione le capacita’ professionali dell’altro.

    Nei primi anni della mia carriera professionale ho avuto la fortuna di lavorare in una societa’ che organizzava eventi e ci sono 3 persone che considero come miei grandi maestri e che mi hanno insegnato la cosa piu’ profonda che possiedo, la cultura della rete.

    Oltre a Gigi Tagliapietra e Marco Zamperini, la terza persona che mi ha profondamente illuminato nei primi passi della mia carriera professionale e’ stato Roberto Dadda. Nel ruolo che svolgevo c’era anche processare i dati delle valutazioni. I tre erano sempre in testa a tutte le graduatorie, questo significa che non ero solo io a considerarli GURU. Negli anni ho continuato a seguire quello che scriveva e non ha mai perso lo smalto e la profondita’ della sua cultura della rete.

    Vedere ora questo scazzo tra te e bob e’ per me come se qualcuno che conosco stesse picchiando la mia maestra delle elementari. Mi fa male allo stomaco. Credo che a parecchia altra gente questa discussione sembri inopportuna nei modi e nei toni. Io ho il vantaggio di non incrociarvi piu’ ai convegni perche’ vivo dall’altro capo dell’oceano. Mi prendo quindi l’onere di mettermi in mezzo.

    A quanto ho visto, l’origine della discussione e’ incentrato su una domanda semplice che ti ha fatto Bob … “CHI SONO I MEMBRI DI ASSODIGITALE”. Stante che Assodigitale prende e pubblica spesso posizioni, credo che sia piu’ che lecito chiedere quali siano le persone o le imprese rappresentate dall’associazione, senza sentirsi accusati di furto di visibilita’, di essere vecchi pensionati decadenti o di altri discorsi senza senso.

    Non credo sia un problema pubblicare l’elenco dei membri di Assodigitale e fumare la pipa della pace. Di tutto ha bisogno la rete tranne che di uno scazzo tra bande (anche perche’ vedo tra le tue fila qualche teppista digitale che preferirei non avere dalla mia parte dato il noto … dimmi con chi vai e ti diro’ chi sei).

    Un saluto dall’altro lato dell’oceano

    Andrea Corno

  10. Guuseppe

    Caro signore, ma tu che potere avresti? Sei nulla, come chiunque frequenti (me compreso) questo blog.

    Datti una calmata. 😉

  11. Andrea Corno

    @guuseppe … non mi e’ chiaro se tu ti riferisca a me o meno, nel dubbio ti rispondo.
    non mi interessa avere alcun potere, semplicemente, dato che vedo due persone che conosco litigare, chiedo un po’ di rispetto …. non che’ una risposta su assodigitale, ma qui sfioramo la fantascienza, pare che tutto questo casino derivi veramente dalla voglia di non rispondere.

    saluti

    il nulla 🙂