E’ stato un piacere essere video-intervistato e dialogare digitalmente con un amico come Robin Good su quanto avvenuto allo IAB FORUM 2008 (QUI LE FOTO) che si è svolto nei giorni scorsi a milano.

Come da prassi mi piace parlare senza peli sulla lingua e cercare di fotografare la situazione reale per quella che è, ed anche per quello che sarà da qui a poco.

Condivido da anni l’entusiasmo che Layla Pavone, che conosco e stimo da oltre dieci anni, ha messo nella creazione di Iab e nella realizzazione dello Iab Forum oramai appuntamento irrinunciabile per la business economy digitale italiana.

Credo che da questo IAB FORUM 2008 il business della pubblicità digitale abbia ormai incondizionatamente preso il cammino che da qui a pochissimi anni celebrerà il superamento della “soglia di sbarramento” rappresentata dal market share dell’advertising televisivo.

Ma ci sono alcuni alert che nel pur condiviso euforismo generale che secondo la mia modesta opinione non vanno sottovalutati eccoli:

Internet è una bestia in continua mutazione, ci sono voluti dieci anni per affermare il valore di Banner e DEM (Direct Email Marketing) ed in soli sei mesi Facebook ha già ampiamente dimostrato che si può creare un ecosistema alternativo ad internet dove spontaneamente sono entrati oltre un milione e mezzo di persone ovverò quasi il 10% della popolazione attiva di internet in Italia.

E Facebook non è certo una moda passeggera come la tanto celbrata mega bufala di Secondlife dell’anno scorso.

Cosa significa quindi tutto questo (IMHO), significa che le persone vogliono comunicare eccome, e che la pubblicità digitale si deve adeguare alla costante e continua mutevolezza di questi usi e costumi.

Su Facebook non troviamo gli ultrageek digitali di Secondlife, ma invece tutte quelle casalinghe digitali di voghera dotate di adsl e pc, quindi gente normale, consumatori digitali, che a dispetto di tutte le imposizioni dei big spender dell’advertising digitale hanno trovato una simpatica e semplice dimensione digitale dove vivere, esprimersi, divertirsi ecc …

A IAB FORUM 2008 ho sentito poco parlare di questo, si è discusso in maniera eclatante di banner e dem che però oramai hanno raggiunto (IMHO) la loro maturità, ma non di futuro che è già qui e ci stà rivoluzionando panel statistiche audiweb.

Credo che il mondo pubblicitario digitale, che dopo tanti sforzi di tanti cari amici, si è finalmente affermato al di sopra di ogni legittimo sospetto adesso debba iniziare ad interrogarsi sul proprio futuro, senza fare l’errore dei televisivi che invece stanno morendo del loro stesso male: l’incapacità di rinnovarsi quotidianamente analizzando l’evoluzione dei processi sociali digitali.

Cosa mi è piaciuto di più di IAB FORUM 2008: vedere tanti amici e colleghi finalmente trarre profitto dai tanti anni di alfabetizzazione ed una industry della pubblicita’ digitale che finalmente ha un valore ed un peso.

Cosa non mi è piaciuto di IAB FORUM 2008: vedere gli stessi amici e colleghi iniziare ad essere fagocitati dalla stessa abbondanza che essi stessi si sono a fatica creati ed iniziare a fare gli stessi errori già commessi in passato dai televisivi e dalla carta stampata: prezzi stracciati ed incapacità di derogare al modello industriale.

Si lo sò … dopo tanti di sforzi sarebbe bello fermarsi e godersi i risultati, ma non è possibile, questo è il digitale … baby.

QUI LE FOTO SCATTATE CON ALCUNI CARI AMICI A IAB FORUM 2008

2 Risposte

  1. D.R.

    Ciao Michele,

    sono molto molto e molto d’accordo… lo IAB sta trattando Internet come se fosse una nuova televisione. E vero, sempre le solite persone e le solite cose, ecco perche’ ho preferito dare picche a questa edizione.

  2. Andrea

    grazie michele, lo iab è senz’altro un’occasione di business, in particolare per qualcuno. C’è tanto ancora da pulire. Si sa, viviamo in un paese particolare e pieno di anomalie dove i furbetti spesso primeggiano, ma per fortuna non a lungo, almeno spero.